ottobre 2020/giugno 2021
La figura umana nella società contemporanea è stata irrimediabilmente compromessa e il teatro non può più pensare di ricrearla solo secondo il canone umanistico, cioè attraverso la bellezza del corpo e della parola. E’ forse quindi attraverso fisicità e vocalità stranite e asimmetriche, è forse attraverso l’astrazione della quotidianità che possiamo provare a concepire un teatro che non si autocompiaccia, che non strizzi l’occhio al pubblico e soprattutto che sia privo di menzogna, che non sia un “prodotto” di consumo ma un atto vitale e necessario, uno specchio nel quale riconoscersi.
Il punto di partenza non può che essere la vita con i suoi accadimenti, dai quali togliere però la pesantezza della routine, perchè possano essere trasformati in materiale scenico libero di assumere qualsiasi forma. Il training fisico/vocale è lo strumento che ci consente di uscire dalla prigione dei contesti sociali e culturali che, inevitabilmente, rendono le azioni artefatte e stereotipate, ma soprattutto disconnesse da ciò che sentiamo intimamente.
La vita così come la viviamo ogni giorno non può essere rappresentata, ma piuttosto ri-presentata nella sua essenza: occorre quindi porre dei filtri, sperimentare altri linguaggi perché il teatro possa essere utile non solo a chi lo fa, ma coinvolgente per chi ne fruisce.
Per l’artista e quindi per l’attore è fondamentale la curiosità, il non accontentarsi, uscire dalla propria confort zone o ”aurea mediocritas” per esercitarsi ad apprendere continuamente; solo così la sua pratica assume una funzione personale ma anche sociale.
“….. l’essere attori, quindi artisti, ci permette di essere accettati come diversi.” (E.Barba)
Il progetto di quest’anno del Laboratorio Avanzato avrà come punto di partenza un tema oppure un testo: da qui condivideremo uno spazio – sia fisico che metaforico – che sarà abitato dalle nostre creazioni: pensieri, azioni e personaggi.
Per sviluppare l’individualità dell’attore e per educare il nostro essere alla libertà è necessaria una particolare autodisciplina, fatta di costanza e rigore: questo percorso è quindi consigliato a persone fortemente motivate a partecipare alla costruzione di uno spettacolo sotto la guida di registi professionisti, con la possibilità di garantire con continuità la propria presenza.
Il percorso prevede il rafforzamento delle capacità interpretative, dell’uso di corpo, voce, sensorialità, alla ricerca di un linguaggio originale. Ogni partecipante è parte fondante del progetto e si occupa di portare avanti i compiti assegnati, di proporre improvvisazioni, scene, testi, oggetti e tutto quanto è funzionale alla creazione della performance, il cui tema o testo sarà orienato dalle caratteristiche e dagli interessi personali di ciascuno.
A giugno lo spettacolo realizzato sarà presentato al pubblico in più repliche.
Insegnanti: Michela Blasi e Andrea Facciocchi
Frequenza: giovedì dalle 20 alle 22.30.
Quota di partecipazione: | Tre rate da € 280 oppure unica soluzione € 800 | + Iscrizione al corso e tessera associativa € 50
Sede: via Beroldo 9, Milano (MM1 MM2 Loreto)
Lezione di prova: giovedì 8 ottobre alle 20. Per prenotarti: 347.2268263 – extramondo@yahoo.it
info e iscrizioni: 347.2268263 – 347.4041500 extramondo@yahoo.it
Il corso ha sede in uno spazio teatrale vero e proprio, dove sperimentare la distanza tra palco e platea e proiettare l’energia fino all’ultima fila di spettatori.
L’attività si svolgerà in conformità con le direttive nazionali e il relativo protocollo regionale applicativo sulla normativa anti covid-19 fino a diversa disposizione governativa.